torinofree.it - 7.10.20133
Torino, pollo a mille lire, ed è rissa.
Torino, pollo a mille lire, ed è rissa.
La crisi in città è visibile e tangibile in ogni momento della giornata. Basta andare al mercato dove, sempre più spesso si trovano pensionati che raccolgono le foglie d’insalata da terra, ci sono poi quelli ancora più disperati che cercano dei bidoni dell’immondizia qualche residuo di cibo o qualche vestito.
I cittadini non comprano, i negozi non vendono, ormai si mangia solo quello che è in offerta e, per arrivare primi, per accaparrarsi le patate a 0,35 centesimi al chilo che faranno mangiare noi e nostri figli per due giorni, ci si mette in coda, sin dalla mattina, se la pietanza che è sul piatto poi è ancora più succulenta e altamente nutrizionale si può sfiorare la rissa.
Lo storico girarrosto Santa Rita, ha promosso un’iniziativa a metà tra la sponsorizzazione e l’aiuto per i cittadini che hanno fame. Il girarrosto ha venduto il pollo “a mille lire” nei vari punti vendita della città.
Questo il nome dell’iniziativa che evoca anche il vecchio conio quando con mille lire portavi a casa qualcosa da mangiare, adesso, con l’equivalente delle lire, ovvero 0,50 centesimi compri due banane e una mela se sei fortunato
.L’iniziativa è stata ben accolta dai torinesi che si sono messi in coda dalle sette del mattino fino alle nove di sera. Ad un certo punto però dal girarrosto hanno annunciato che si stava per chiudere “i numeri stanno finendo” fanno sapere, bisogna tornare nel pomeriggio. Quello che per molti doveva essere il pranzo era diventata la cena e, molti hanno pensato che non sarebbero riusciti ad accaparrarsi quel pollo da mettere a tavola. Si è scatenata una rissa. Spintoni fuori dal negozio per arrivare sulla soglia del girarrosto, due disoccupati arrivano addirittura alla mani, vengono miracolosamente separati e, viene detto loro che i polli ci sono per tutti, uno per famiglia.
Scene di ordinaria follia? No scene di ordinaria fame, quella delle tante famiglie torinesi che faticano ad arrivare a fine mese tra affitto, bollette e il lavoro che manca. E allora chi se lo fa scappare un pollo a 0,50 centesimi, un pranzo da re per tutta la famiglia.
A fine giornata sono stati distribuiti 10 mila polli. Se questa non è crisi.